Lazio e Centro Italia

presenta

Sabato 21 GennaioSaltarelle e Ballarelle del Centro Italia

ore 17.00-19.00 – su prenotazione


Stage di Saltarella Amatriciana con Alessandro Calabrese
Stage di Saltarella Marchigiana con Marco Meo
Stage di Tamburello marchigiano con Marco Meo-Lu Trainanà


ore 21.00 Cena Popolare - su prenotazione

ore 22.30 – ingresso a sottoscrizione di 5 €


Concerto triplo
BIFOLK
SUONATORI DI AMATRICE
LU TRAINANA’
 
BIFOLK
Danilo Bove: Tamburello
Dino D'Ellunto: Organetto e Zampogna
Angelo Fusco: Zampogna a Chiave e Organetto
Roberto Mariani (zio peppino): Cuto Cuto

SUONATORI D'AMATRICE
Nello Sciarra: Ciaramelle d´Amatrice
Andrea Delle Monache: Ciaramelle d´Amatrice, organetto, tamburella
Enzo De Cesaris: Organetto
Giampiero Giamogante: Voce

LU TRAINANA'

Marco Meo: Tamburello marchigiano, ‘gnacchere ,triangolo e voce
Danilo Campetelli: Organetto, percussioni popolari, voce
Walter Bianchini: Organetti e percussioni
Giovanni Cofani: Fisarmonica, percussioni e voce


Un viaggio per conoscere alcune tra le più genuine espressioni musicali del Centro Italia: dalle sonorità del Basso Lazio con i BIFOLK di Veroli e le loro Ballarelle, fino all’Alta Sabina con i SUONATORI AMATRICIANI e tutta la tradizione e l’allegria della Saltarella, per arrivare nelle Marche con LU TRAINANA’ e loro tanti canti di questua -cantamaggio, pasquella, passione- le storielle maliziose e d'amore, e gli immancabili stornelli a tempo di Saltarello. Con i vari stili nelle orecchie e l’energia nell’aria, la serata continuerà con gli stornelli improvvisati, dove le brillanti menti dei cantori e dei suonatori potranno fondersi in libera espressione.

info@cipalessandrino.org

 



 Leggi l'Articolo sulla serata!  


        

Lu Trainanà è un progetto che punta alla riscoperta ed alla rivalutazione della tradizione musicale marchigiana, propria dell'epoca contadina.
Il nostro repertorio è fortemente legato alla terra: le feste paesane, i tanti canti di questua (cantamaggio, pasquella , passione ...), storielle maliziose e d'amore ; ma soprattutto gli immancabili stornelli a tempo di saltarello. Lu Trainanà  non è una vera e propria band, né tanto meno un complesso nel senso comune del termine, ma la somma (diversa nelle sue parti) di individualità, accomunate oltre che dalla passione per la musica, dalla stessa identità geografica. Quindi potremmo definirci un gruppo spontaneo, quasi una riunione casuale che naturalmente ha cominciato a produrre musica. Ci piacerebbe dirvi che il nostro lavoro è il frutto di una ricerca costante nelle tradizioni popolari della zona maceratese-fermana, fatto di puntuali studi e dissertazioni antropo-socio-filosofiche sul ruolo della tradizione popolare al giorno d'oggi…  ma non è così! Il nostro metodo di ricerca è stato quello “tradizionale” della curiosità, ascoltando i nostri nonni e frequentando per il solo gusto di farlo, alcune vecchie feste, dove la memoria della società contadina ancora risuona, oltre che nella musica, nei proverbi, nelle battute e in una concezione della vita dove tutti hanno un ruolo ed una caratteristica sociale definita ed accettata. La dimensione più propria a Lu Trainanà è quella delle feste di piazza,delle sagre, dei pranzi… dove le persone siano pronte ad un clima di festa.
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Era il lontano 1988 quando i Bifolk nascevano quasi per caso, con Dino Dell’Unto e Carlo Pironi che iniziano a girare le feste paesane con organetto e tamburello e da qui il nome: bifolk.
Con il passar del tempo altri amici si nono uniti fino a formare un nutrito gruppo di musicanti che si sono successivamente costituiti in Associazione Musicale Bifolk, dedicandosi alla ricerca delle tradizioni ed alla loro diffusione, preferendo esibirsi nelle piazze e nelle strade, disdegnando palchi e strutture moderne. Una formula di successo che nel corso degli anni ha portato il gruppo di Santa Francesca ad esibirsi sulle piazze di gran parte dell’Italia centro meridionale, conquistando simpatie tra i cultori della musica popolare. Da sempre il gruppo è impegnato nella realizzazione di carri in occasione della Sagra della Crespella di Santa Francesca, con rivisitazioni di antichi, con rivisitazioni di antichi mestieri. Da alcuni anni i Bifolk curano anche un corso annuale di ballo popolare ed uno di musica dedicato alla zampogna ed alla piffera.
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Nell'Appennino Centrale tra i Monti della Laga, il Gran Sasso, il Vettore ed il Terminillo il territorio impervio non ha permesso contaminazioni. Le tradizioni hanno mantenuto l'arcaica originalità dei tempi. L'improvvisazione in rima accompagnata dalle Ciaramelle Amatriciane e la Saltarella accompagnata dai suoni di organetti ne sono testimonianze vive e presenti. I Suonatori di Amatrice non è un gruppo, siamo singoli individui accomunati dall'amore per la propria terra. www.leciaramelle.it


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