1° Meeting tamburello


1° Meeting del Tamburello italiano
-Le vie del Tamburo sono infinite-

Venerdi 23 Maggio 2008
Stage
Tammorra in Campania: Nando Citarella
(ore 18.30)

Grande Festa di Apertura
Presentazione Meeting e Sonata
con tutti i musicisti e i conduttori dei corsi
(dalle ore 22, ingresso libero)
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Sabato 24 Maggio 2008
Stage
ore 9.30 – 11.30
Tamburello in Puglia: Davide Conte

ore 11.30 – 13.30
Tamburello in Calabria: Antoni Pani
ore 13.30–14.30 PRANZO


ore 15.00 – 17.00
Tamburello nelle Marche: Stefano Amici
ore 17.30 – 19.30
Tamburello in Sicilia: Fabio Tricomi

Ore 21 CENA

Concerto triplo
(ore 22.30, ingresso a sottoscrizione)
Orchestra Italica Di Tamburi a Cornice
Takadum Orchestra
“Un Ponte Sonoro fra Occidente e Medio Oriente”
Umberto Papadia
e i Tamburi a Sonagli
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Mostre Strumenti Musicali
Mostra fotografica Angelo Maggio
Libri e CD Anima Mundi e Kurumuny
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Domenica 25 Maggio 2008

Tavola Rotonda
Il Tamburello italiano
In memoria di Giuseppe Mingali “Pino Zimba
(dalle ore 10.30, ingresso libero)

Musicisti accreditati
Fabio Tricomi Sicilia
Antonio Pani Calabria
Umberto Papadia Puglia
Valentina Ferraiuolo Lazio
Francesca Dieso Campania
Davide Conte Puglia
Gian Michele Montanaro Campania
Laura Fabriani Lazio
Rocco Luca Puglia
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Costruttori di tamburiRocco Luca Puglia
Antonio Matrone detto “O Lione” Campania
Gianni Berardi lazio
Stefano Amici Marche
Alfonso Toscano Lazio
Bruno Spagna Campania

Dalle ore 16.00

Le donne parlano del tamburo
Momento d'incontro sul tamburo al femminile

Laura Fabriani
Valentina ferraiuolo
Silvia Gallone
Margaret Ianuario
Eugenia Minerva
Lavinia Colabruni
Germana Paolella
Francesca Dieso

ore 18. 30
Proiezione del video sulla Tammurriata in Campania

ore 21 Cena

Grande Concerto finale di Tammurriata

Antonio Matrone- O'Lione
e gli anziani della tradizione
(ore 22, ingresso a sottoscrizione)

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I CONCERTI
Orchestra Italica di Tamburi a Cornice & Takadum Orchestra
“Un Ponte Sonoro fra Occidente e Medio Oriente”


L’incontro sullo stesso palco di due orchestre che suonano insieme pur venendo da due retaggi musicali diversi (musica tradizionale italiana e musica araba), è la dimostrazione del dialogo possibile “fra due culture accomunate dallo stesso mare ma su sponde diverse”. Da questo matrimonio musicale nasce un suono che ricostruisce l’antica parentela fra Oriente e Occidente. Parentela rappresentata dalle influenze e dagli scambi culturali che nei secoli scorsi hanno condizionato in larga misura la nostra musica tradizionale.


Orchestra Italica di Tamburi a Cornice
L’Orchestra Italica di Tamburi a Cornice, ideata e diretta da Davide Conte, è un progetto che coinvolge musicisti provenienti da quattro regioni del Centro e Sud Italia (Lazio, Abruzzo, Puglia, Calabria). Il principale obiettivo è la “riunificazione moderna dell’immagine sonora” della musica tradizionale italiana attraverso la particolare espressività del tamburello. Senza perdere di vista gli stimoli e le conquiste del linguaggio musicale contemporaneo, si vuole mettere in luce un tessuto musicale ancora vivo e troppe volte confinato entro i limiti della rappresentazione “museale” e “folklorica”. L’Orchestra Italica dimostra che strumenti arcaici come il tamburello e la tammorra possano elevarsi dal ruolo di semplici strumenti di accompagnamento per la danza e, attraverso una dimensione orchestrale, diventare protagonisti di una proposta musicale in grado di misurarsi sia con il repertorio tradizionale italiano che con generi e linguaggi diversi quali la musica araba, il pop, la samba.

Takadum Orchestra
La Takadum Orchestra nasce nel giugno del 2007 da un’idea del percussionista Simone Pulvano. Un ensemble di percussionisti, il cui numero può variare da sette a quindici elementi, che suona strumenti della tradizione musicale nordafricana e vicino-orientale (darbuka, daf, riq, davul etc.). Le composizioni, tutte originali, si collocano nell’ambito della musica araba per danza e di diversi tipi di folklore arabo, non rinunciando ad un lavoro di contaminazione con altre realtà musicali del Mediterraneo, dal Sud Italia alla Grecia.
Nella sua pur breve storia, la Takadum Orchestra si è già esibita durante la Notte Bianca di Roma e in alcuni prestigiosi teatri romani quali il Teatro Sala Umberto e il Teatro dell’Angelo.

Umberto Papadia e i Tamburi a Sonagli
"Upapadia"
Sono di Alessano-Lecce-, nato in Germania negli anni ’60 da genitori operai, attualmente vivo a Roma.“Partenze, ritorni e… ri-partenze, destino dell’Emigrante, hanno fatto crescere in me il bisogno di mantenere il contatto con le radici, cerco continuamente spunti che mi permettano di consolidare questo legame”. Ho iniziato a suonare il Tamburello 15 anni fa dopo essere stato “folgorato” da un assolo di un virtuoso di questo strumento - Pierangelo Colucci. Il giorno dopo ne possedevo uno. Il Tamburello ha permesso di soddisfare la mia passione per la musica e, al tempo stesso, il mio bisogno di contatto con le radici. Sono un suonatore auto-didatta ma ammetto di aver appreso i trucchi del mestiere da importanti suonatori e interpreti della musica popolare come Nando Citarella, Uccio Aloisi, Antonio ‘O Lione, Alfio Antico e molti altri. Crescendo ho avuto l’opportunità di suonare e cantare con dei professionisti della musica popolare e non: Nando Citarella, Ambrogio Sparagna, Teresa De Sio, Lucilla Galeazzi, Mike Mainieri. Da loro ho ricevuto ulteriori stimoli e insegnamenti utili per dare vita al mio gruppo musicale Ammaraciccappa. Da circa 10 anni mi dedico all’insegnamento e allo sviluppo delle tecniche del Tamburello attraverso corsi e laboratori. Quest’anno avrò il piacere di guidare un Laboratorio anche al Circolo Gianni Bosio.
Tamburi a Sonagli
Un numero imprecisato di suonatori di Tamburello (dai 25 ai 30 elementi) che partecipano ai corsi settimanali di Umberto Papadia, costituiscono all'unisono il marasma sonoro, delirante e percussivo che accompagna un repertorio di canti tribali e rituali che per secoli hanno accompagnato la vita lavorativa, sentimentale e spirituale dei contadini. Canti di lavoro, di protesta, di guarigione, di devozione, di amore e di festa che non avrebbero potuto svolgere la loro funzione senza l'accompagnamento ostinato e "rassicurante" dello strumento principe: il Tamburello. Il gruppo interpreta questo repertorio basandosi sia sulle originarie tecniche dei ritmi popolari che su quelle più complesse che sono il frutto del lavoro, della ricerca e della sperimentazione svolta durante gli incontri. Oltre a partecipare a rassegne musicali, il gruppo si esibisce spesso e molto volentieri in sostegno di manifestazioni organizzate a scopo socialmente utile soprattutto quelle che riguardano la solidarietà internazionale e contro le guerre.
Antonio Matrone "O' Lione"
Suoni, Canti, Balli, Feste e Rituali della Tradizione Vesuviana
Fondatore de "A Paranza r' o Lione", un gruppo di ricerca e di recupero delle tradizioni musicali popolari e contadine del Centro e del Sud Italia con fattispecie quelle campane. La sua lente di ingrandimento è posta principalmente sul "Suono, Canto e Ballo n' copp' o tamburo"ovvero la tammurriata. Una espressione coreutico -musicale che ha come suo paradigma un antico e ciclico calendario contadino che si intreccia ad un percorso sacrale di feste e ritualità mariane: Madonna dell'Arco, Madonna delle Galline, Madonna dei Bagni. O Lione insieme al suo gruppo, oltre ad essere sempre presente alle succitate feste, propone spettacoli che narrano di devozione e di antiche feste contadine che proprio si esprimono attraverso la magica trilogia del suono, del canto e del ballo del tamburo. O’ Lione è anche un noto costruttore di tamburelli, tammorre e castagnette.
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CURRICULUM CONDUTTORI STAGE
Indicazioni per i corsisti: Il livello è per tutti. Strumento muniti (se “non muniti” sarebbe gradita comunicazione, sarà possibile acquistare uno strumento in loco)

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La Tammorra in Campania: Nando Citarella
La Tammurriata dalla zona vesuviana all’agro nocerino-sarnese strutture ritmiche e forme metriche.

Musicista, attore, cantante e studioso delle tradizioni popolari, teatrali e coreutico-musicali mediterranee, ha studiato e collaborato con importanti artisti come Eduardo De Filippo, Dario Fo, Linsday Kemp Roberto De Simone e Ugo Gregoretti. Dal 79 inizia a collaborare con la compagnia M.T.M. di Lydia Biondi insieme a Giuseppe Cederna, Memo Dini (entrambi premio oscar con Mediterraneo di Salvatores), con Luciano Brogi, Roberto Della Casa, Nicola De Feo e Daniela Giordano tenendo spettacoli in Italia e all'estero. Dall'87 studia e si perfeziona con il M° Maria Rohrmann.
Vincitore nell'81 del premio della Critica Discografica. Nel mese di giugno 2003 viene nominato socio onorario dell'Albo degli Scrittori e degli Artisti Italiani ed Europei per la Commissione Nazionale Italiana per l' UNESCO per l'opera svolta nel campo della ricerca sulla Musica Tradizionale e sul Teatro popolare del Sud-Italia. Protagonista di Opere buffe, Commedie musicali e Concerti in Italia ed all’estero ed, in particolare nel 96, al Festival di Edinburgo quale unico cantante lirico italiano e come coreografo e autore di uno spettacolo di danze etniche contemporanee. Ha partecipato, nelle vesti di cantante lirico e barocco, ad alcuni films con la regia di Mario Monicelli, Luigi Magni, Cristina Comencini e Franco Zeffirelli. Dal 1986 collabora con la Rai sia in radio (La testa nel muro, Il Guastafeste, Radio tre suite, Notturno italiano) che in video partecipando a tantissime trasmissioni settimanali (Varietà, Domenica in, Partita doppia, Gioco dell’oca, Luna Park, Colorado). Dal 2001 interpreta il ruolo del Posteggiatore nella trasmissione radiofonica di Radiouno (RAI) Ho Perso il Trend con Ezio Luzzi ed Ernesto Bassignano.
Nel 96 ha cantato in occasione della giornata mondiale della gioventù per il Santo Padre Giovanni Paolo II° in Vaticano. Ha interpretato da solista, con Lucilla Galeazzi, Milva, Maria Rosaria Omaggio, Mariano Rigillo, Enzo Gragnaniello e Stefano Di Battista, la Passio et Resurrectio di Sergio Rendine trasmessa in Mondovisione per la chiusura del Giubileo 2000, dalle Basiliche di Pompei, Chietie e Collemaggio (L'Aquila), in occasione della Perdonanza Celestiniana 2000 dalla basilica SS Pietro e Paolo all'Aventino e nel 2003, sempre in Mondovisione, per il Concerto per la Pace dalla Basilica della Natività di Betlemme. Le rappresentazioni sono state dirette da Gianluigi Gelmetti, Maurizio Dones e Marzio Conti. Dal 1997 collabora con il M° Luciano Bellini con il quale ha scritto una farsa mediterranea che ha debuttato in prima mondiale assoluta per l'Accademia di Santa Cecilia nel 1999- nella rassegna di musica per ragazzi al teatro Quirino di Roma. Ha inoltre interpretato il ruolo di “Nino il giornalaio” nell'Opera Romanza di Sergio Rendine al Teatro dell'Opera di Roma.
Dall'87 è direttore artistico della Compagnia "LA PARANZA" da lui fondata insieme a un gruppo di esperti sulle tradizioni popolari e con i quali partecipa a molti lavori musico-teatrali e danzati collaborando con diverse compagnie di Teatro-danza come Balletto 90 di Anita Bucchi con la quale ha prodotto nel 92 Streghe, vittime e regine con ospite la prima ballerina del Teatro dell'opera di Roma. Con la coreografa Anna Cuocolo con la quale ha prodotto In Nomine Patris con la presentazione del regista Pupi Avati ospitato al Festival di Edinburgo. Con LA PARANZA ha poi prodotto opere quali: La Cantata Streveza, Briganti, Malmantile e Ionica con testi di Tonino Guerra. Ha inciso dischi sia da solo che in gruppo da Dindirinella all’ultimo 10&25 con i Tamburi del Vesuvio. E'stato direttore artistico del festival INTERETHNOS di Grottaferrata e della sezione Musica e Teatro del Festival del cinema del Mediterraneo. Collabora con Il giornalista e scrittore Giandomenico Curi per il coordinamento artistico del Festival "Marcina Etnica" a Vietri sul Mare, è Consulente Artistico del comune di Gerace con il dott Pasquale Migliaccio. Dal 1990 è docente presso l'I.s.f.o.m. (ist di formaz. Per operatori musicoterapisti) di Napoli diretto dal Dott. G. Di Franco dove insegna Musica Folclore e Movimento nella ritualità popolare del centro-sud Italia e nel mediterraneo. Dal 98 collabora con il Conservatorio di musica U.Giordano di Foggia per conto dell'ISMEZ e della CONFIAM, in qualità di docente di Terapia e Folclore. Dal 99 al 2005 ha fatto parte del corpo docente della Scuola di Arti e Terapie della seconda Università di Roma Tor Vergata (Terapia e Folclore). Sempre per la Musicoterapia ha collaborato con "Diverse Abilità" nel Progetto HORIZON della Comunità Europea. E’ docente presso l’Istituto di Arti e Terapie di Lecce e collabora con il DSM di Frascati e Velletri. Dal 2000 tiene Laboratori sul Canto Popolare Italiano e sulle Danze del Sud-Italia presso il distaccamento del Conservatorio di Vienna e Puchberg.

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Tamburello in Puglia: Davide Conte
Salentino, dirige l'Orchestra Italica di Tamburi a cornice, ha studiato e preso ispirazione dai migliori maestri tra i quali Pierangelo Colucci, Franco Nuzzo, Fabio Tricomi, Alfio Antico. Svolge stabilmente seminari in Italia ed in Europa presso scuole di musica e conservatori. Ha partecipato a diverse edizioni della “Notte della Taranta”, al Festival Mondiale di Musica Etnica Di Akko (Israele) e ad altre importanti manifestazioni.Per il curriculum esteso e per saperne di più su Davide Conte... visita il suo sito e le sue pagine su questo blog

Il seminario verte sui due principali filoni legati al tamburello in Puglia: la pizzica (nella sua specificità ed evoluzione storica attraverso i diversi stili) e le tarantelle in Puglia (tarantella ostunese e del Gargano). PROGRAMMA: Il tamburello nel Salento, la Pizzica e il tamburello salentino: un viaggio attraverso la sua evoluzione storica. Dalla tecnica antica e originale degli anni ‘50 alle varie fasi intermedie degli anni ‘70 e ’90, fino alla tecnica contemporanea. Le “Vie della Tarantella” in Puglia. La scuola ostunese legata al tamburello, le due originalissime tecniche per la tarantella. La tarantella del Gargano ed i diversi stili di accompagnamento.
Durante il seminario sarà fatta una comparazione organologica degli strumenti di diversi costruttori pugliesi. Occasione questa per vedere da vicino tamburelli di rara bellezza alcuni dei quali vecchi più di 50 anni.

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Tamburello in Sicilia: Fabio Tricomi


Catanese, polistrumentista ed etnomusicologo. Fin da giovanissimo studia alcuni strumenti arcaici legati alla tradizione musicale della sua terra: scacciapensieri, tamburello, flauto di canna, zampogna. Contemporaneamente studia chitarra classica e successivamente strumenti a pizzico più antichi (liuti) e a strumenti ad arco medioevali (viella, lira). Ciò lo porta ad interessarsi all'interpretazione e alla riesecuzione della musica antica. Attualmente suona da solista e in gruppo nei più affermati ensemble e nelle più importanti rassegne di musica antica e etnica del mondo, incidendo con molte case discografiche. E’ insegnante di strumenti antichi e tradizionali, alla Scuola Popolare di Musica Ivan Illich di Bologna e in stage in Italia e all’estero, diffondendo in particolare la conoscenza dell’arte del tamburello siciliano. La Sicilia, al centro del mediterraneo ha visto succedersi e sovrapporsi molte culture, da quella fenicia alla greca, dall’araba alla normanna, il risultato di queste stratificazioni ha lasciato evidenti tracce fino ai giorni nostri cosicché alcuni aspetti dell'arte, della cucina e della musica ne sono rimaste impregnate. Il tamburello usato per l'odierna musica tradizionale ha trattenuto elementi importanti di tutte queste culture senza mai sostituire completamente un linguaggio con un altro lasciandoci in testimonianza una grande espressività ritmica, inusuale nel panorama del tamburello in Italia.
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Tamburello in Calabria: Antonio Pani

Nato a Reggio Calabria, da oltre 15 anni si dedica alla musica e alle percussioni. Ha studiato con maestri quali Massimo Carrano, Arnaldo Vacca, Carl Potter, Badu N’diaye, Bruno Genero, Ibrahim El Minyawi. Si è diplomato in multipercussione presso l’Accademia di musica moderna di Milano. Appassionato di musica popolare del Mediterraneo, si è specializzato nella tecnica dei tamburi a cornice dedicandosi per anni alla osservazione sul campo di suonatori tradizionali nel sud Italia (Puglia, Campania, Calabria, Sicilia), in Tunisia e in Marocco. Vincitore del Perc Fest 2000 (festival internazionale di percussionisti creativi) con il progetto “terra in comune”. Sul piano artistico spazia in molti ambiti: dal teatro, alla danza, alla musica. Ha collaborato per molti anni con il ballerino-coreografo Jean Claude Hertin e con l’attore e regista teatrale Alberto Nicolini. Nel campo della musica jazz ha suonato con Guido Mazzon, Davide Cavallanti, Enrico Rava. Attualmente è il percussionista di Aco Bocina, Tri Muzike e Etno Orchestra.
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Tamburello nelle Marche: Stefano Amici
STEFANO E NATO A JESI (AN) NEL 1967, I GENITORI SONO DI ORIGINI CONTADINE E RADICATI NEL TERRITORIO DA OLTRE DUE SECOLI. DA SEMPRE HA NUTRITO GRANDE PASSIONE PER LA MUSICA POPOLARE CHE GLI E STATA TRASMESSA DAL PADRE MARIO. NEL 1997 FONDA L ‘ASOCIAZIONE FOLK "LA DAMIGIANA", NOTISSIMA IN LOCO CON OLTRE 1000 SPETTACOLI E PIU DI 4000 CD VENDUTI. PER 12 ANNI HA MILITATO NEL GRUPPO FOLK “ COLLE DEL VEDICCHIO DI STAFFOLO " CON CONCERTI IN ITALIA E ALL’ ESTERO. BUON SUONATORE DI ORGANETTO ED ECCELLENTE DI TAMBURELLO. MOLTO APPREZZATO ANCHE COME COSTRUTTORE DI TAMBURELLI, UNO DEI POCHISSIMI RIMASTI NELLA REGIONE MARCHE. HA APPRESO DA TANTI BRAVI SUONATORI DI CEMBALO, MOLTI DEI QUALI ORA SCOMPARSI, LE VARIE TECNICHE TRADIZIONALI PER SUONARE LO STUMENTO. MOLTI SONO AL SUO ATTIVO CORSI E STAGE DI TAMBURELLO SOSTENUTI PUR NON ESSENDO UN PROFESSIONISTA. NEL 1998 HA AVUTO UN INCONTRO PROFICUO CON IL PROF. ROBERTO LEYDI DOCENTE AL DAMS DI BOLOGNA CON CUI HA TENUTO DUE INCONTRI SPECIFICI SUL TAMBURELLO MACHIGIANO.