Scuola popolare delle arti
presenta
Ricicla in musica
Proposta educativa sulla musica
e il riciclaggio
A cura di
Enrico Gallo
Premessa
Nella nostra vita quotidiana ciascuno di noi è sottoposto ad una gran mole di beni di consumo, ciascuno dei quali, produce materiali apparentemente privi di utilità, o semplicemente oggetti relegati a riempire i già carichi cassonetti della nettezza urbana. L’importanza di compiere un percorso educativo che rivolga l’attenzione nei confronti dell’ambiente, rappresenta indubbiamente un punto di riferimento importante per i giovani.
-Partendo da queste premesse si è pensato ad un percorso che riesca ad unire l’educazione ambientale e musicale.
-Il tema principale che verrà affrontato riguarda il riciclaggio come forma di riutilizzo degli oggetti apparentemente privi di utilità. Riciclare significa innanzitutto mettere in moto la fantasia per ripensare la forma e l’uso di un determinato oggetto.
- Attraverso la fantasia collettiva, inventare una nuova forma per gli oggetti, scoprire insieme un nuovo utilizzo musicale degli oggetti di rifiuto. Questi oggetti diventeranno qualcosa di definito, dei potenziali strumenti musicali, che saranno utilizzati dai ragazzi per stimolare la loro musicalità, compiendo un vero e proprio percorso di educazione musicale, oltre che ambientale.
Obiettivo
-L’obiettivo del laboratorio è quello di operare un percorso educativo su due livelli. Unire la sensibilizzazione alle tematiche ambientali con lo sviluppo di una percezione più cosciente della musica come fenomeno collettivo.
-Le tematiche ambientali verranno affrontate secondo un ampio punto di vista che comprende principalmente l’educazione a una buona relazione con gli altri a partire dall’ambiente:
- Obbiettivi che ci si pone durante l’incontro:
- Ridiscutere gli stili di consumo prestando attenzione alle esternalità prodotte dalla cultura dell’usa e getta.
- Adoperare in modo collettivo la fantasia per pensare insieme un nuovo modo di vedere e gestire gli oggetti di rifiuto che vengono quotidianamente prodotti.
- Elaborare altri punti di vista non consuetudinari nei confronti degli oggetti di scarto.
- Elaborare concetto di suono come voce degli oggetti.
- Costruire attraverso il riciclaggio degli oggetti di scarto, strumenti con voce propria.
- Sviluppare attività manuali attraverso la ricostruzione di “oggetti musicali” ispirati agli strumenti musicali.
- Produrre dei percorsi d’educazione al suono e alla musica, come eventi di suoni concatenati e ordinati secondo delle regole basiche.
- Sviluppare capacità di produrre “musica d’insieme”, come momento socializzante e di disciplina relazionale.
- Produrre alla fine del percorso un piccolo saggio d’esposizione del lavoro come incontro col mondo extra-scolastico.
Metodo.
- Il metodo di lavoro è quello collettivo. La classe potrà essere formata da un minimo di 8 allievi ad un massimo di 15. Il laboratorio dovrà avere cadenza settimanale con incontri di due ore, 4 volte al mese, durante i quali:
- Si effettueranno confronti diretti con gli oggetti con i quali si viene a contatto quotidianamente.
- Verranno affrontate le principali tematiche legate alla questione ambientale e alle problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti.
- Bisognerà eseguire una raccolta mirata d’oggetti che si potranno riutilizzare per gli obiettivi prefissati.
- Si passerà poi alla loro lavorazione e modellazione.
- Successivamente gli “oggetti musicali” costruiti verranno impiegati per la costruzione di un piccolo repertorio musicale.
- Si apprenderanno concetti musicali di base, centrati principalmente sul ritmo.
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Enrico Gallo, musicista specializzato in strumenti a percussione etnici: tamburi a cornice, darbouka, congas, cajon flamenco. Da anni studia presso la scuola di musica “Timba” di Roma con i maestri Walter Paiolae Roberto Evangelisti e frequentando i diversi laboratori della suola (musica cubana, araba, flamenca, brasiliana, africana, jazz…). Privatamente ha studiato con i maestri: Davide Conte (tamburi a cornice) Mhoammed Abdalla(Darbouka), Ruggero Artale (djembe).Tra le collaborazioni: Fuòcu, Autura, Unnadarè, Jure Novo, Orchestra Italica di Tamburi a Cornice, Takadum orchestra, Scarcello Miriam, Zapzot, Giuliana De Donno.
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INFO
corsi@cipalessandrino.org