presenta
Sabato 22 Ottobre – La Pizzica dell'alto Salento
Sabato 22 Ottobre – La Pizzica dell'alto Salento
ore 17.00-19.00 – su prenotazione 20 €
Stage di Pizzica dell'alto Salento a cura di
Gianni Amati e Rossella Ciacco
Stage di Tamburello a cura di Roberto Chiga
ore 21.00 Cena Popolare - su prenotazione 10 €
ore 22.30 – ingresso a sottoscrizione di 5 €
Concerto degli SKADDIA
Stage di Pizzica dell'alto Salento a cura di
Gianni Amati e Rossella Ciacco
Stage di Tamburello a cura di Roberto Chiga
ore 21.00 Cena Popolare - su prenotazione 10 €
ore 22.30 – ingresso a sottoscrizione di 5 €
Concerto degli SKADDIA
www.myspace.com/skadda
Per prenotazioni Stage/Cena: info@cipalessandrino.org
°°°°
°°°
Tutta la programmazione 2011-2012
Per prenotazioni Stage/Cena: info@cipalessandrino.org
°°°°
Gli Skaddìa, sono nati per omaggiare le melodie, i canti, le nenie e gli stornelli della nostra zona, comunemente denominata “Altosalento”, col fine di valorizzarne i suoi tramandanti, le tecniche sviluppate, i ricordi vivi e sottili, e per preservarne e trasmetterne la conoscenza rituale e tradizionale, incorporata nella memoria di quest’ angolo di Puglia. Attraverso l’esecuzione del nostro re...pertorio, si mira a far conoscere, in particolar modo ai giovani, il patrimonio culturale della nostra terra d'origine per aumentarne il senso di appartenenza, la conoscenza della propria storia e della propria cultura e per rafforzare l'orgoglio delle proprie origini. Obiettivo del gruppo è la trasmissione veritiera di una parte della nostra produzione poetica-musicale, affidata solo ed esclusivamente alla tradizione orale, quindi le pizziche, i canti, gli stornelli sono stati raccolti dall’ ascolto della viva voce dei vecchietti, dei nostri nonni e prozii. Il nostro è un repertorio di musica tradizionale, fatto di pizziche, polche e anche quadriglie nostrane, dalle quali, sovente l’ ascoltatore viene rapito e coinvolto nel ballo. Tutte le esecuzioni sono state basate sulla ricerca di musiche e canti della tradizione pugliese ed il repertorio si articola tra pizziche delle varie zone, da quella piu’ conosciuta di San Vito dei Normanni a quella di Carovigno, da quella di Ceglie Messapica a quella particolarissima di Ostuni ed i canti di lavoro nei campi a quelli composti per amore. I componenti del gruppo sono stati scelti, oltre che per la bravura e particolarita’ d’ esecuzione, anche in base alla provenienza, affinche’ ognuno di loro potesse contribuire in maniera autentica alla esecuzione dei brani e della musica.
Stage di Tamburello "alla vecchia" con Roberto Chiga
Lo stage prevede, l’avvicinamento alla tecnica base della pizzica pizzica “moderna”, con le nozioni derivanti dagli studi personali, sulle tecniche più arcaiche delle diverse zone della terra d’otranto, che vanno dal capo di Leuca al brindisino. Si daranno inoltre cenni sulle tecniche murgesi. Il tutto servirà a fornire una infarinatura sulle diverse tecniche da utilizzare per accompagnare le suonate più popolari del salento. Svolgimento:
- Introduzione allo strumento e alle impugnature tradizionale e moderna; - Pizzica-Pizzica del capo di leuca; - Pizzica di Aradeo (Tecnica di Pino Zimba); - Pizzica Arcaica (Tecnica Uccio Aloisi) ; - Cenni e similitudini sulla Pizzica Bassa Murgia (Ostunese)
Lo stage prevede, l’avvicinamento alla tecnica base della pizzica pizzica “moderna”, con le nozioni derivanti dagli studi personali, sulle tecniche più arcaiche delle diverse zone della terra d’otranto, che vanno dal capo di Leuca al brindisino. Si daranno inoltre cenni sulle tecniche murgesi. Il tutto servirà a fornire una infarinatura sulle diverse tecniche da utilizzare per accompagnare le suonate più popolari del salento. Svolgimento:
- Introduzione allo strumento e alle impugnature tradizionale e moderna; - Pizzica-Pizzica del capo di leuca; - Pizzica di Aradeo (Tecnica di Pino Zimba); - Pizzica Arcaica (Tecnica Uccio Aloisi) ; - Cenni e similitudini sulla Pizzica Bassa Murgia (Ostunese)
Stage di Pizzica pizzica tradizionale a cura di Giovanni Amati e di Rossella Ciacco
La danza tradizionale è una delle espressioni più profonde delle culture tradizionali, attraverso la quale le comunità locali si riconoscono, si rappresentano e si autodefiniscono, affermando la propria identità. In alcune contrade dell’entroterra Pugliese dove la Murgia incontra il Salento sopravvivono, durante occasioni rituali e festive intime, forme di Pizzica-Pizzica, non interessate dal fenomeno di folk revival che negli ultimi anni ha investito e talvolta stravolto la musica e la danza tradizionale in Puglia. Durante il laboratorio saranno illustrati vari stili locali di pizzica-pizzica, pratica culturale ancora in uso nei contesti agropastorali, appresi dal contatto diretto con i ballatori tradizionali, attraverso le modalità di trasmissione e d’apprendimento tipiche della cultura orale del “guardare-ascoltare-imitare”. Pur illustrando le varianti della danza presenti, (Ceglie Messapica, Villa Castelli, San Michele Salentino) l’attenzione verrà focalizzata in particolare sulla pratica dello stile di pizzica-pizzica tipico della zona di Ostuni (BR), area culturale dove la pratica coreutica tradizionale è radicata e perpetrata durante occasioni festive e rituali. Accanto all’apprendimento delle figure e dei passi, verranno illustrate la gestualità e “l’intenzione”, tipiche di questa forma coreutica, la composizione della coppia, l’alternanza dei ballatori e la figura del mastro di ballo e l’uso del fazzoletto e il contesto in cui questa forma espressiva viene praticata, proponendo, anche attraverso la musica “dal vivo”, il clima delle feste tradizionali e l’intervento di ballatori e suonatori locali.
La danza tradizionale è una delle espressioni più profonde delle culture tradizionali, attraverso la quale le comunità locali si riconoscono, si rappresentano e si autodefiniscono, affermando la propria identità. In alcune contrade dell’entroterra Pugliese dove la Murgia incontra il Salento sopravvivono, durante occasioni rituali e festive intime, forme di Pizzica-Pizzica, non interessate dal fenomeno di folk revival che negli ultimi anni ha investito e talvolta stravolto la musica e la danza tradizionale in Puglia. Durante il laboratorio saranno illustrati vari stili locali di pizzica-pizzica, pratica culturale ancora in uso nei contesti agropastorali, appresi dal contatto diretto con i ballatori tradizionali, attraverso le modalità di trasmissione e d’apprendimento tipiche della cultura orale del “guardare-ascoltare-imitare”. Pur illustrando le varianti della danza presenti, (Ceglie Messapica, Villa Castelli, San Michele Salentino) l’attenzione verrà focalizzata in particolare sulla pratica dello stile di pizzica-pizzica tipico della zona di Ostuni (BR), area culturale dove la pratica coreutica tradizionale è radicata e perpetrata durante occasioni festive e rituali. Accanto all’apprendimento delle figure e dei passi, verranno illustrate la gestualità e “l’intenzione”, tipiche di questa forma coreutica, la composizione della coppia, l’alternanza dei ballatori e la figura del mastro di ballo e l’uso del fazzoletto e il contesto in cui questa forma espressiva viene praticata, proponendo, anche attraverso la musica “dal vivo”, il clima delle feste tradizionali e l’intervento di ballatori e suonatori locali.
info@cipalessandrino.org
°°°
Tutta la programmazione 2011-2012