Cantarja Marzo

Vacanze Romane
presenta
 
Derby: Il Lazio incontra (la) Roma
La musica del basso Lazio
Venerdi 14 Marzo
Incontro musicale con Marco Cignitti su “La zampogna nel Lazio”
c/o Libreria AnimaMundi, via dei Rutoli 15 - S.Lorenzo (ore 21)
A seguire
Tutti alla Folkosteria di Gianluca Zammarelli (c/o Beba do Samba, via dei messapi 8)
La serata già dedicata al Cilento con Tommaso Sollazzo di Vallo della Lucania (canti alla zampogna, ciaramella e chitarra battente), ospiterà inoltre:
Mimmo Bruno (zampogna dell'aspromonte) con Danilo e Francesco Scopelliti, Carmelo Gelsomino e.. il nostro caro Marco Cignitti (Zampogna di Subiaco).
Sabato 15 Marzo
Visita guidata nel cuore di Roma (ore 10)
Stage di Tamburello, Organetto, Ballarella ciociara (ore 15-18) 
 (ore 22)
Concerto Cantarja 


Mostra di Strumenti musicali Alfonso Toscano, Tar music
Libri e CD di Anima Mundi e Kurumuny
Domenica 16 Marzo
Visita guidata nel cuore di Roma (ore 10)
Proiezione film, video e documentari a tema (ore 15)
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(NB. in contemporanea 15-18: Stage di pizzica di Franca Tarantino)
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CIP via delle ciliegie 42 (P. Togliatti)
info-iscrizioni

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Concerto dei Cantarja
Il gruppo di musica popolare “Cantarja” si occupa da circa 5 anni della riproposta del patrimonio etnomusicologico della cultura tradizionale del Lazio, con particolare interesse per le aree dei monti Simbruini (valle dell’Aniene) e dei monti Lepini (basso Lazio). La scelta che ha caratterizzato il gruppo sin dagli esordi è stata quella di privilegiare prassi e modalità esecutive caratterizzate dal massimo rispetto per le fonti e gli stili tradizionali, per rendere, pur nell’alterità di piani che contraddistingue l’esecuzione concertistica, la magia della FESTA tradizionale.
Il gruppo è formato da musicisti e costruttori di strumenti tradizionali (in particolare zampogne e tamburelli). I repertori proposti vanno dalla musica devozionale e sacra (novene, sonate processionali, ecc), alle serenate, fino alla musica da ballo (saltarello e ballarella).

Il gruppo
Franco Crescenzi: Organetto diatonico a 2 e 8 bassi
Marco Cignitti: Zampogne e ciaramella
Antonio Tomei: Chitarra acustica e battente
Michela la Torre: Voce
Angelo Giuliani: Tamburello
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Stage di Ballarella Ciociara
a cura di Roberta Parravano

Programma 
I luoghi: VallePietra e frazione Santa Francesca (Veroli)


- Lezione di ballo con accompagnamento musicale dal vivo con organetto (Giuliano)
- Stornelli ciociari, stornelli alla cepranese, canti narrativi: esecuzione su registrazioni di brani ciociari della discoteca di Stato.
- L’utilizzo del puti-pù
- Video-proiezioni di ricerche sul campo


La Ballarella, parente della tarantella, si manifesta in diversi modi a seconda delle zone di appartenenza del centro Italia. Si può ballare in coppia, frontalmente, con giro grande e, in alcune versioni, con continui giri a passi camminati, con avanzamenti e indietreggiamenti.
In Ciociaria si predilige il ballo di gruppo in cerchio al suono dell’organetto.
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Stage Organetto  
(a cura di Massimiliano Felice)
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Stage Tamburello  
(a cura di Angelo Giuliani "Cignale")
ANGELO GIULIANI perfetto conoscitore delle varie forme di accompagnamento della tradizione popolare italiana dal saltarello alla tarantella, nonché studioso delle varie forme di accompagnamento dei vari tamburi a cornice, conoscitore delle tecniche di costruzione sia del tamburello che della concia della pelle. Autodidatta, collabora con vari gruppi di musica popolare, ha un proprio gruppo, di musica popolare, per il recupero della tradizione musicale, in particolar modo dei Monti Lepini e Simbruinie del centro Sud Italia. Collabora con l’Etnomuseo di Roccagorga, e quella della Civiltà Contadinadi Roviano.Ha tenuto lezioni-spettacolo presso scuole pubbliche, come Circolo didattico di Via Tasso (LT), la Scuola Media Corradini di Latina, e in alcuni circoli didattici del Comune di Pistoia. Tiene corsi di tamburello presso scuole di musica, e stage nei vari festival di musica popolare italiana. Insieme al suonatore-costruttore e ricercatore di zampogne Marco Cignitti, portano attraverso il progetto “IL CANTO DELLA CAPRA” una lezione-spettacolo sui strumenti della tradizione popolare italiana.
DIDATTICA Argomento: il tamburello nella tradizione popolare
Conoscenza dello strumento del proprio territorio. Diffusione nel territorio lepino, italiano, europeo, ed extraeuropeoCostruzione e materiali in uso, le tecniche esecutive strumentali e il repertorio: le danze autoctone-saltarelli, ballarelle, tarantelle modalità di apprendimento del repertorio-oralità-forme e comportamento musicale. Finalità della lezione: conoscenza e riappropriazione del patrimonio etno-musicale.